LA SICUREZZA DEL VETRO NEI SERRAMENTI

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L’approfondimento nel mondo del serramento in legno continua e in particolar modo, seguendo le tracce lasciate dagli ultimi articoli, per tutto ciò che riguarda la vetratura negli infissi in legno.

La norma UNI EN 12600 comunemente chiamata anche “prova del pendolo” classifica i vetri in funzionamento del comportamento e della modalità di rottura dopo l’impatto di un pendolo che simula l’urto di un corpo molle, ovvero l’urto di una persona che può ad esempio avvenire nelle nostre finestre o porte in legno di qualità che abbiamo a casa. Alcuni esempi di classificazione dei vetri in base al test sono:

  • vetro stratificato classificato 1B1 se resiste ad un impatto senza permettere la penetrazione anche da un’altezza di 1,2 metri
  • vetro stratificato classificato 2B2 se resiste ad un impatto senza permettere la penetrazione anche da un’altezza di 0,45 metri
  • vetro temprato classificato 1C1 se resiste ad un impatto senza permettere la penetrazione anche da un’altezza di 1,2 metri
  • vetro temprato classificato 1C2 se resiste ad un impatto senza permettere la penetrazione anche da un’altezza di 0,45 metri

Il vetro di un infisso in legno si può rompere per molte ragioni: un colpo d’aria, una rottura causata da un urto accidentale, un tentativo di effrazione ed altro ancora, ma ciò che importa  è che, una volta rotto, il vetro non diventi pericoloso. Il vetro di sicurezza quando si rompe non da origine a spigoli vivi : questi sono i vetri stratificati o temprati termicamente. La stratificazione(o laminazione) consiste nell’assemblaggio di due o più vetri tra loro mediante uno o più plastici invisibili, in caso di rottura il vetro è tenuto assieme da un plastico, come per i parabrezza delle auto per fare un esempio noto a tutti. La tempra termica consiste nel raffreddare bruscamente il vetro precedentemente riscaldato in un apposito forno, grazie alle sollecitazioni intrinseche al processo, in caso di rottura, il vetro temprato si rompe in piccoli frammenti non taglienti.

La normativa italiana, UNI 7697, prevede vetri di sicurezza in diverse applicazioni ed è responsabilità del vetraio e del serramentista fornire al consumatore soluzioni che rispondano a quanto previsto dalla regolamentazione.  Di seguito elencheremo alcune tipologie da utlizzare in determinati casi e costruzioni in relazione ai nostri serramenti in legno Pandolfo.

  • le finestre in ambienti residenziali devono avere all’interno un vetro di sicurezza (stratificato o temprato).
  • le porte finestre in legno, che sono accessibili da entrambi i lati, devono avere un vetro di sicurezza sia interno che esterno.
  • le finestre, con lato inferiore ad altezza minore o uguale ad un metro che proteggono dalla caduta nel vuoto, necessitano di un vetro con almeno 2pvb.
  • per le vetrine di negozi e attività è richiesto un vetro stratificato classe 1B1 sia all’interno che all’esterno.
  • i parapetti intelaiati sul perimetro devono avere un vetro stratificato con almeno 2pvb.
  • in ambienti comuni, residenziali o commerciali il vetro interno dev’essere stratificato, mentre all’esterno di sicurezza.
  • i vetri degli uffici devono avere le stesse caratteristiche dei vetri per il residenziale:vetro di sicurezza solo all’interno.
  • in ospedali, centri commerciali,edifici adibiti ad attività sportivecinema e palestre il vetro interno deve essere stratificato, l’esterno di sicurezza.
  • in asili e scuole di ogni grado è richiesto l’utilizzo di vetri stratificati.

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